• Menù natalizio: i consigli de Le Sode di Sant’Angelo

    Rendete ancora più speciale il vostro Natale con i pregevoli vini dell’azienda

    Anche quest’anno è arrivato il momento per l’autunno di lasciare il passo all’inverno e, inevitabilmente, ai preparativi per il Natale. Già, perché l’arrivo della stagione più fredda apre la strada ai grandi progetti per la giornata del 25 dicembre. Su tutti il menù, con l’incessante ricerca di un pranzo unico e gustoso a base di pietanze sopraffine e vini di raro pregio. Come quelli de Le Sode di Sant’Angelo, perfetta controparte enoica ai vostri piatti di Natale.

    A cominciare dagli antipasti, con il fresco Le Gessaie (Vermentino DOC Maremma Toscana) ad accompagnare egregiamente fantasie di formaggi di media stagionatura, salumi o, se preferite, stuzzicanti assaggi di pesce.

    Per i primi è, invece, il Sassi Dautore (Sangiovese DOC Maremma Toscana) a farla da padrone con il suo profumo fruttato e i sentori speziati. Sapido, morbido ed armonico al palato, è ideale per i piatti della tradizione toscana, come le pappardelle al sugo di cinghiale o di lepre in tutte le loro possibili varianti. Ogni buon primo toscano è, poi, seguito da un secondo di altrettanta caratura che richiede un vino in grado di sostenerne il carattere. Come il Dautore (Sangiovese Merlot Alicante IGT Toscana Rosso) che, affinato per 12 mesi in barriques francesi e bulgari, è caratterizzato da una forte complessità aromatica e da una persistente struttura gustativa. Ottimo anche come vino da meditazione, costituisce l’abbinamento perfetto per piatti come l’arrosto di maiale o di cappone con verdure o fagioli all’uccelletto, faraona ripiena o coniglio alla livornese.

    Lasciate che gli inconfondibili sapori de Le Sode di Sant’Angelo rendano unico il giorno più magico e, perché no, vi accompagnino per tutto l’anno.

    Fonte: I Grandi Vini

  • Le Sode di Sant’Angelo premiata al Decanter World Wine Awards 2019

    L’azienda vinicola maremmana si aggiudica due importanti medaglie: bronzo per Le Gessaie e argento per Sassi Dautore

    Si è da poco conclusa la 16esima edizione dei Decanter World Wine Awards (DWWA), la più grande competizione enologica mondiale, organizzata dal prestigioso magazine Decanter. I vini sono stati giudicati dai più autorevoli esperti e professionisti del wine business e i DWWA sono riconosciuti a livello internazionale per l’affidabilità del loro rigoroso processo di degustazione e selezione.
    La società agricola Le Sode di Sant’Angelo si aggiudica due medaglie per l’annata 2017: un bronzo per il Vermentino Le Gessaie e un argento per il Sangiovese Sassi Dautore. Le uve che danno vita a questi due eccellenti prodotti enologici nascono sulle colline di Montebamboli: grazie alla composizione del terreno particolarmente ricco di silicio, argilla e sali minerali sia il vermentino che il sangiovese sono caratterizzati da intensi aromi e piacevoli profumi. Inoltre, in questo angolo di Maremma, la presenza di brezze marine, abbinata alla scarsità di precipitazioni primaverili conferiscono alle uve una maturazione perfetta e di conseguenza ai vini una nota qualitativa inconfondibile.
    Per Le Sode di Sant’Angelo si tratta di due importanti riconoscimenti che hanno ancor più valore in relazione all’annata 2017, difficile e complicata a causa delle avversità climatiche e della siccità che ha caratterizzato l’intero periodo di maturazione delle uve.
    Nonostante le difficoltà, l’azienda maremmana si è prodigata per fronteggiare le problematiche e cercare di ottenere il meglio anche in una vendemmia così complessa. Le medaglie DWWA 2019 confermano gli eccellenti risultati e permiano la perseveranza e la passione della cantina toscana.

    Il Vermentino Le Gessaie, medaglia di bronzo DWWA 2019, è unico per la sua finezza e la sua complessità aromatica. Non solo un semplice vino, ma un prodotto elegante pronto a regalare all’olfatto netti sentori di pesca gialla e frutta esotica e a condurre all’oblio il palato con il suo gusto intenso e avvolgente. Vinificato in acciaio e a seguire lungo affinamento “sur lies” per offrirsi con slancio a grandi piatti di pesce. La sua freschezza e intensità lo rendono adatto alle molteplici sensibilità di ciascun consumatore, dimostrandosi capace di soddisfare qualunque aspettativa, mantenendo ognuna di quelle promesse che si possono scorgere attraverso il suo colore paglierino luminoso. Carico di potenzialità innumerevoli, comparabili solo a quelle della terra Toscana che gli dà i natali.

    Il Sangiovese Sassi Dautore, medaglia d’argento DWWA 2019, nasce da una perfetta armonia tra terreno, clima e brezze marine. Prodotto da uve accuratamente selezionate in vigna, costituito per 85% da uve Sangiovese e 15% da uve di Alicante, portate a perfetta maturazione grazie al terreno particolarmente ricco sali minerali e alla presenza costante dell’influsso del mare.

    Si rivela un’esperienza sensoriale completa per l’intensità degli aromi e per la piacevolezza della struttura gustativa. A livello organolettico si presenta di veste rubino con decisi riflessi violacei.

    La contrapposizione tra il profumo fresco di frutti rossi maturi e sentori di spezie lo rende tale da poter ambire a far parte del Olimpo enologico Toscano.

  • Le Sode di Sant’Angelo: a Corciano per promuovere il territorio attraverso il vino

    Dal 6 all’8 ottobre, Luca Purgatorio e il suo staff parteciperanno a “Corciano Castello di Vino”, l’evento volto alla promozione del borgo umbro

    Dopo il successo delle precedenti edizioni, torna l’evento dedicato ala riscoperta delle tradizioni vinicole in uno dei più bei borghi d’Italia.

    La 7ma edizione di “Corciano Castello di Vino”, evento promosso dall’associazione Corciano Castello di Vino e in programma per il 6, il 7 e l’8 ottobre 2017, animerà le antiche vie medievali del paese con iniziative all’insegna del buon vino e dei sapori del luogo. Una kermesse d’eccezione che, volta alla promozione del borgo di Corciano e alla sensibilizzazione dei cittadini al rispetto e al mantenimento del suo patrimonio artistico territoriale, vede la partecipazione di tantissime cantine locali e non.

    Come Le Sode di Sant’Angelo, azienda toscana dal cuore umbro che, divisa tra i territori di Massa Marittima e di Perugia, regala vini di inconfondibile carattere ed indiscusso valore. Fulgido esempio di compenetrazione tra tradizioni vinicole, l’azienda di Luca Purgatorio sarà protagonista di un vero e proprio percorso sensoriale itinerante. Un iter gustativo, che permetterà ai visitatori di conoscere ed apprezzare i vini delle cantine in spazi dedicati ed allestiti dalle aziende per le vie del paese.

    Come le altre cantine partecipanti, infatti, Le Sode di Sant’Angelo organizzerà e gestirà in autonomia il proprio spazio dando la possibilità agli avventori di degustare e godere dell’unicità dei suoi prodotti. Vini squisitamente variegati e dalle etichette originali, frutto di un lavoro permeato da una sconfinata passione e da un gusto per il bello comune a pochi.

    Venite a scoprire la gustosa arte de Le Sode di Sant’Angelo e abbandonatevi ad un’esperienza multisensoriale travolgente.

  • Le Sode di Sant’Angelo: arte a Vinitaly

    Come ogni anno, Luca Purgatorio e la sua squadra porteranno l’estro elegante dei propri vini a Verona

    Dopo la medaglia di bronzo ottenuta con l’olio Maremmano alla 22esima edizione dell’International Packaging Competition di Vinitaly lo scorso marzo, Le Sode di Sant’Angelo torna a Verona dal 15 al 18 aprile con le sue etichette eleganti ed oltremodo originali.

    Stampe decise, finemente lavorate e dal design moderno, che rappresentano al meglio tutta la passione di Luca Purgatorio e del suo staff per il proprio lavoro. Come la nuova veste del Dautore 2016, raffigurante un cuore pulsante che, ad ogni battito, intona un inno d’amore per il territorio da cui ha tratto la sua linfa vitale. E’ questo il leitmotiv che anima la filosofia de Le Sode di Sant’Angelo: la gratitudine.

    Un ringraziamento sentito ed autentico verso la natura ed i suoi frutti, all’insegna di un’armonia quasi irreale che da sempre intercorre tra ambiente ed operato dell’azienda. Una coesistenza che ha dato il via alla produzione di vini di carattere, elegantemente strutturati e dal gusto unico.

    Non perdete l’occasione di toccare con mano la vera qualità toscana e di apprendere attraverso le dolci note dei nettari in degustazione al Pad. 3 Stand C5 l’arte enoica firmata Le Sode di Sant’Angelo.

    Fonte: https://www.igrandivini.com/le-sode-santangelo-arte-vinitaly/

  • Sode di Sant’Angelo: un occhio alla vigna, un pensiero alla vendemmia

    Prime ipotesi di raccolta per la Tenuta maremmana

    Nella tenuta Sode di Sant’Angelo a Massa Marittima già si inizia a pensare alla prossima vendemmia.
    Stando alle prime valutazioni, basate sul clima mite e sulla bella stagione con tanta acqua quando necessaria, si prevede un’ottima annata.
    La raccolta con ogni probabilità subirà un leggero ritardo rispetto a quella dello scorso anno e quindi si presume per il 2019 una vendemmia tardiva.

    Le uve arriveranno alla giusta maturazione rispettando i tempi e questo potrebbe favorire un aumento sia del peso che delle dimensioni e quindi della qualità.
    Le Sode di Sant’Angelo godono di una posizione strategica e la vicinanza con il mare permette ai vigneti di beneficiare della sua azione mitigatrice e di adeguarsi ad ogni tipo di oscillamento climatico.
    In azienda intanto si incrociano le dita e si attende la vendemmia, sempre lavorando assiduamente in vigna e tenendo sotto controllo in modo costante la situazione.